Campagna italiana contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
FIRMA LA PETIZIONE!
https://www.change.org/p/president-of-t ... liferation
Aiutaci anche tu a proteggere il cielo stellato!
Link alla discussione.
viewtopic.php?f=11&t=20325
Il Forum Skylive lancia la campagna “No Tele-sats Proliferations” contro la diffusione incontrollata dei mini-satelliti per telecomunicazioni, chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di emanare nuove normative per limitare sia il numero che la luminosità dei satelliti, ed inoltre di non arrecare interferenze ai radiotelescopi.
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Solo una LUCCIOLA presa per LANTERNA per fortuna... PERO'...
Moderatore: serastrof
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Solo una LUCCIOLA presa per LANTERNA per fortuna... PERO'...
Il 1 agosto scorso molti astrofili del Centro Italia son quasi cascati giù dalla sedia, se si trovavano al PC, quando han letto una notizia di questo tenore:
http://www.quinewsamiata.it/la-croce-sullamiata.htm o se preferite
https://www.ilgiunco.net/2017/07/24/la- ... -distanza/
Su un altro forum un astrofilo ha aperto un thread preoccupatissimo commentando comprensibilmente
Visibile da settanta km... è la fine per lo Star Party?
"Più di un chilometro di cordoni led, per un totale di oltre 30mila luci"
in altro forum ancora il thread dedicato è iniziato con
"schifato è dir poco!!! "
e si son moltiplicati i post di utenti che volevan lanciare petizioni, scrivere lettere furibonde al sindaco competente etc.
Per me e immagino tutti, sentir parlare di 30.000 LED :facepalm: è stato inquietante. Ma uno dei miei principi ispiratori, in fatto di contrasto all'IL, è di iniziare a cercare di far mettere a norma o nei casi inemendabili disattivare le fonti di disturbo prima più grandi e/o dannose, poi via via a calare; per evitare ovviamente che la signora Mariuccia cui contestassi sei sfere di plexiglass nel suo giardino mi possa guardare come si fa con uno svitato indicandomi i fari di un autolavaggio notturno (spero il paragone non sia non troppo colorito).
Perciò a me interessano gli effetti quantitativi di un nuovo "caso", che poi è ciò che può darci o meno fastidi reali nell'osservazione. Avendo una coppia di amici che stavano recandosi dall'8/8 in vacanza a Castell'Azzara (GR) - circa 800m di quota a SE della vetta dell'Amiata e dei paesi della sua cintura, ho chiesto loro di dare un'occhiata e se possibile farmi uno scatto notturno con visibile lo skyglow associato alla croce.
Han fatto di più: godendo della gita in seggiovia sin sulla vetta, si son recati incuriositi vicino a detta croce.
Risultato: i 30.000 LED, ammettendo siano trentamila e il numero (sospetto fortemente) non sia stato esagerato di molto per dar risalto all'iniziativa considerata molto brillante ( ) e opportuna dai suoi autori, altro non sono che quei leddini piuttosto fiochi collegati in serie e inseriti in tubi di neoprene trasparente, tipo quelli che spesso utilizzano i bar sotto Natale per fare un poco di decorazione attorno alla porta di ingresso... e che non vanno in cortocircuito se piove. Quindi che debbon creare un disegno di luce, non illuminare. Il genere che si mette anche sulle strutture trasversali montate sopra le strade quando c'è la sagra paesana o la festa del Santo Patrono. Mi dicono che la croce è alta pochi metri, loro stimano sui sei-sette, in effetti son ben di più, 22.
Di notte, poi, mi hanno riferito che guardando la skyline dell'Amiata da Castell'Azzara si, il punto luminoso abbastanza individuabile se lo cerchi lo si vede (e siamo a ben meno di 70 km, diciamo poco meno di 15 in linea d'aria dalla vetta) al livello di una grossa stella nemmeno delle più luminose in assoluto, ma passa assolutamente in secondo piano rispetto allo skyglow evidentissimo prodotto dall'abitato di Piancastagnaio. In sostanza, la croce farebbe un po' la figura dell'alberino di Natale con le lucine accese... su un balcone poco distante da uno stadio di calcio illuminato a giorno per la partita notturna.
Per quello, considerato che
1) mi risulta accesa dalle 21 alle 3 di notte, poi spengono
2) chiunque, interpellato in loco, potrebbe indicarmi giustamente perplesso qualsiasi altra fonte di IL MOLTO più significativa
3) è una roboante iniziativa solo agostana di cui vanno pure molto fieri (mah)
4) è associata a un simbolo di culto, soggetto sempre "scivoloso" e che può ingenerare misinterpretazioni assortite d'ogni sorta
Appurato che siamo tutti d'accordo sull'inutilità della luminaria, a mio avviso portare avanti una qualsiasi iniziativa degna di nota per ottenerne (cosa anche assai difficile) la disattivazione avrebbe avuto un rapporto
costi in termini di immagine per gli astrofili / benefici concreti in termini di SQM
inequivocabilmente negativo.
Inizialmente avevo preparato una bozza per un breve testo di una petizione con raccolta di firme su Change.Org, mi era venuta anche bene, suggestiva, lievemente ironica, contenuta nei toni. Non l'ho pubblicato in attesa di informazioni dirette da qualcuno sul posto, ed ho, penso, fatto più che bene.
Signori, cerchiamo di tenere sempre a mente la favola di Pierino e il Lupo...
è solo senso pratico, " DE MINIMIS NON CURAT PRAETOR ".
Però... c'è un però.
http://www.quinewsamiata.it/la-croce-sullamiata.htm o se preferite
https://www.ilgiunco.net/2017/07/24/la- ... -distanza/
Su un altro forum un astrofilo ha aperto un thread preoccupatissimo commentando comprensibilmente
Visibile da settanta km... è la fine per lo Star Party?
"Più di un chilometro di cordoni led, per un totale di oltre 30mila luci"
in altro forum ancora il thread dedicato è iniziato con
"schifato è dir poco!!! "
e si son moltiplicati i post di utenti che volevan lanciare petizioni, scrivere lettere furibonde al sindaco competente etc.
Per me e immagino tutti, sentir parlare di 30.000 LED :facepalm: è stato inquietante. Ma uno dei miei principi ispiratori, in fatto di contrasto all'IL, è di iniziare a cercare di far mettere a norma o nei casi inemendabili disattivare le fonti di disturbo prima più grandi e/o dannose, poi via via a calare; per evitare ovviamente che la signora Mariuccia cui contestassi sei sfere di plexiglass nel suo giardino mi possa guardare come si fa con uno svitato indicandomi i fari di un autolavaggio notturno (spero il paragone non sia non troppo colorito).
Perciò a me interessano gli effetti quantitativi di un nuovo "caso", che poi è ciò che può darci o meno fastidi reali nell'osservazione. Avendo una coppia di amici che stavano recandosi dall'8/8 in vacanza a Castell'Azzara (GR) - circa 800m di quota a SE della vetta dell'Amiata e dei paesi della sua cintura, ho chiesto loro di dare un'occhiata e se possibile farmi uno scatto notturno con visibile lo skyglow associato alla croce.
Han fatto di più: godendo della gita in seggiovia sin sulla vetta, si son recati incuriositi vicino a detta croce.
Risultato: i 30.000 LED, ammettendo siano trentamila e il numero (sospetto fortemente) non sia stato esagerato di molto per dar risalto all'iniziativa considerata molto brillante ( ) e opportuna dai suoi autori, altro non sono che quei leddini piuttosto fiochi collegati in serie e inseriti in tubi di neoprene trasparente, tipo quelli che spesso utilizzano i bar sotto Natale per fare un poco di decorazione attorno alla porta di ingresso... e che non vanno in cortocircuito se piove. Quindi che debbon creare un disegno di luce, non illuminare. Il genere che si mette anche sulle strutture trasversali montate sopra le strade quando c'è la sagra paesana o la festa del Santo Patrono. Mi dicono che la croce è alta pochi metri, loro stimano sui sei-sette, in effetti son ben di più, 22.
Di notte, poi, mi hanno riferito che guardando la skyline dell'Amiata da Castell'Azzara si, il punto luminoso abbastanza individuabile se lo cerchi lo si vede (e siamo a ben meno di 70 km, diciamo poco meno di 15 in linea d'aria dalla vetta) al livello di una grossa stella nemmeno delle più luminose in assoluto, ma passa assolutamente in secondo piano rispetto allo skyglow evidentissimo prodotto dall'abitato di Piancastagnaio. In sostanza, la croce farebbe un po' la figura dell'alberino di Natale con le lucine accese... su un balcone poco distante da uno stadio di calcio illuminato a giorno per la partita notturna.
Per quello, considerato che
1) mi risulta accesa dalle 21 alle 3 di notte, poi spengono
2) chiunque, interpellato in loco, potrebbe indicarmi giustamente perplesso qualsiasi altra fonte di IL MOLTO più significativa
3) è una roboante iniziativa solo agostana di cui vanno pure molto fieri (mah)
4) è associata a un simbolo di culto, soggetto sempre "scivoloso" e che può ingenerare misinterpretazioni assortite d'ogni sorta
Appurato che siamo tutti d'accordo sull'inutilità della luminaria, a mio avviso portare avanti una qualsiasi iniziativa degna di nota per ottenerne (cosa anche assai difficile) la disattivazione avrebbe avuto un rapporto
costi in termini di immagine per gli astrofili / benefici concreti in termini di SQM
inequivocabilmente negativo.
Inizialmente avevo preparato una bozza per un breve testo di una petizione con raccolta di firme su Change.Org, mi era venuta anche bene, suggestiva, lievemente ironica, contenuta nei toni. Non l'ho pubblicato in attesa di informazioni dirette da qualcuno sul posto, ed ho, penso, fatto più che bene.
Signori, cerchiamo di tenere sempre a mente la favola di Pierino e il Lupo...
è solo senso pratico, " DE MINIMIS NON CURAT PRAETOR ".
Però... c'è un però.
Ultima modifica di Valerio A. Ricciardi il 18/08/2017, 16:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Solo una LUCCIOLA presa per LANTERNA per fortuna... PERO'...
Resta il fatto che ancora una volta, l'idea di avere un posto che di notte, di norma deserto, è come dovrebbe essere normale buio... e cercare subito una scusa di qualche tipo per renderlo ben visibile illuminandolo in modo netto e possibilmente visibile a distanza, è considerata idea "brillante" che non verrebbe certamente proposta, se non fosse gradita mediamente dalla maggioranza della collettività.
Un ricordo di quando, fatta salva la sera della festa del Santo Patrono, ogni paesino di notte era buio e l'illuminazione stradale, fioca, era riservata solo alla piazza principale o poco più? E l'unica luce era quella che filtrava dalle persiane?
Un'atavica paura del buio, che poteva celare briganti, pericoli d'ogni sorta, fuori dai paesi anche lupi?
Di fatto, la luce inutile vien percepita come festa, benessere, "lusso".
Sinché non arrivò un Soprintendente intelligente nel senso più lato del termine, che per l'illuminazione notturna (utilizzata di rado in occasione di aperture straordinarie) impose la scelta di LED, si, ma filtrati in modo da emettere solo frequenze molto calde, vicine a quelle della luce di torce e lanterne ad olio, e con un livello di illuminazione "filologicamente" bassino, si stava portando avanti da parte dell'ENEL un progetto di illuminazione notturna degli scavi di Pompei di intensità poderosa, da proscenio teatrale. Un'americanata come "suoni e luci" alle Piramidi di Giza.
E' una mentalità da cercar di modificare pian piano con l'esempio e la persuasione. Al di là delle leggi (ad esempio il Monte Amiata è in Toscana, in Toscana c'è una buona legge sull'IL... poi però il suo regolamento di attuazione ne inficia al 90% le possibilità di intervento, si DIMENTICA persino di normare l'illuminazione monumentale e di definire sanzioni per i trasgressori delle norme superstiti... che ci fai più?).
Non bisogna però gettare la spugna a priori.
Oggi, se qualcuno arriva con l'automobile nel parcheggio scoperto a fianco di un'area picnic, e strappa dei rami da qualche alberello o grande arbusto per riparare dal sole il fianco delle gomme dell'auto ed evitare che il slole le screpoli, è soggetto ad un generale stigma sociale, ed è facile che qualche signora battagliera e intraprendente vada a dirgliene due, le piante si rispettano, non si strappano i rami verdi, ma è impazzito?
Se andate a vedere su vecchi album di famiglia foto della fine degli anni '50, con le Seicento e le Millecento/103 dei vostri padri o nonni (a seconda della vostra categoria di età) scoprirete che questa, nelle gite fuori porta, era pratica comune, anzi considerata molto furba e accettata socialmente da tutti. Quindi la mentalità diffusa lavorando bene si può cambiare.
Un ricordo di quando, fatta salva la sera della festa del Santo Patrono, ogni paesino di notte era buio e l'illuminazione stradale, fioca, era riservata solo alla piazza principale o poco più? E l'unica luce era quella che filtrava dalle persiane?
Un'atavica paura del buio, che poteva celare briganti, pericoli d'ogni sorta, fuori dai paesi anche lupi?
Di fatto, la luce inutile vien percepita come festa, benessere, "lusso".
Sinché non arrivò un Soprintendente intelligente nel senso più lato del termine, che per l'illuminazione notturna (utilizzata di rado in occasione di aperture straordinarie) impose la scelta di LED, si, ma filtrati in modo da emettere solo frequenze molto calde, vicine a quelle della luce di torce e lanterne ad olio, e con un livello di illuminazione "filologicamente" bassino, si stava portando avanti da parte dell'ENEL un progetto di illuminazione notturna degli scavi di Pompei di intensità poderosa, da proscenio teatrale. Un'americanata come "suoni e luci" alle Piramidi di Giza.
E' una mentalità da cercar di modificare pian piano con l'esempio e la persuasione. Al di là delle leggi (ad esempio il Monte Amiata è in Toscana, in Toscana c'è una buona legge sull'IL... poi però il suo regolamento di attuazione ne inficia al 90% le possibilità di intervento, si DIMENTICA persino di normare l'illuminazione monumentale e di definire sanzioni per i trasgressori delle norme superstiti... che ci fai più?).
Non bisogna però gettare la spugna a priori.
Oggi, se qualcuno arriva con l'automobile nel parcheggio scoperto a fianco di un'area picnic, e strappa dei rami da qualche alberello o grande arbusto per riparare dal sole il fianco delle gomme dell'auto ed evitare che il slole le screpoli, è soggetto ad un generale stigma sociale, ed è facile che qualche signora battagliera e intraprendente vada a dirgliene due, le piante si rispettano, non si strappano i rami verdi, ma è impazzito?
Se andate a vedere su vecchi album di famiglia foto della fine degli anni '50, con le Seicento e le Millecento/103 dei vostri padri o nonni (a seconda della vostra categoria di età) scoprirete che questa, nelle gite fuori porta, era pratica comune, anzi considerata molto furba e accettata socialmente da tutti. Quindi la mentalità diffusa lavorando bene si può cambiare.
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Re: Solo una LUCCIOLA presa per LANTERNA per fortuna... PERO'...
Ecco una foto, ahimé la... meno sottoesposta di quelle che mi son state inviate (le altre eran peggio), che dà l'idea di quanto detto.
Il JPG è non distante dalla sensazione ad cocchio nudo (la silhouette dell'Amiata era al limite della visibilità)
Il JPG ricavato col PC dal RAW senza applicare i filtri di controllo del rumore etc. permette di identificare la silhouette dell'Amiata.
Notare che la croce da qual punto di vista era vista di profilo, perciò non se ne riconosce il braccio orizzontale.
Come vedete, anche se l'operazione "LED sulla croce dell'Amiata" a me piace ESATTAMENTE quanto, penso, a voi, quanto alla tutela del cielo notturno il suo impatto è veramente marginale rispetto a quel che ha attorno, piantare una grana circa un problema di questa entità sarebbe suicida. Come se dei vegetariano proponessero di fondare ad Ariccia un comitato per chiudere la sagra della porchetta.
Infatti alcuni astrofili, che ...prima dell'accensione... su varie pagine Facebook avevano postato le loro perplessità dopo aver sentito parlare di 30.000 LED, son stati SOMMERSI di ogni sorta di insulti anche irriferibili, descritti addirittura come un branco di sfigati che vaneggiano su UFO e accendono barbecue a forma di Morte Nera. Anche Daniele Gasparri è stato attaccato persino sul piano personale. Poi a un certo punto pagine intere di commenti son state cancellate.
Il JPG è non distante dalla sensazione ad cocchio nudo (la silhouette dell'Amiata era al limite della visibilità)
Il JPG ricavato col PC dal RAW senza applicare i filtri di controllo del rumore etc. permette di identificare la silhouette dell'Amiata.
Notare che la croce da qual punto di vista era vista di profilo, perciò non se ne riconosce il braccio orizzontale.
Come vedete, anche se l'operazione "LED sulla croce dell'Amiata" a me piace ESATTAMENTE quanto, penso, a voi, quanto alla tutela del cielo notturno il suo impatto è veramente marginale rispetto a quel che ha attorno, piantare una grana circa un problema di questa entità sarebbe suicida. Come se dei vegetariano proponessero di fondare ad Ariccia un comitato per chiudere la sagra della porchetta.
Infatti alcuni astrofili, che ...prima dell'accensione... su varie pagine Facebook avevano postato le loro perplessità dopo aver sentito parlare di 30.000 LED, son stati SOMMERSI di ogni sorta di insulti anche irriferibili, descritti addirittura come un branco di sfigati che vaneggiano su UFO e accendono barbecue a forma di Morte Nera. Anche Daniele Gasparri è stato attaccato persino sul piano personale. Poi a un certo punto pagine intere di commenti son state cancellate.
- Allegati
-
- Il JPG estratto dal RAW senza filtri permette di identificare la silhouette dell'Amiata
- Croce Amiata RAW forzato_2.jpg (219.18 KiB) Visto 2841 volte
-
- Il JPG nativo della fotocamera è vicino a quel che vedeva l'occhio
- Croce Amiata - crop ridotto orig.JPG (105.91 KiB) Visto 2841 volte
Re: Solo una LUCCIOLA presa per LANTERNA per fortuna... PERO'...
Non so chi sia a prendere lucciole per lanterne.
http://cielobuio.org/lo-scempio-dellamiata/
E la chiamano pure "arte":
https://www.croceamiata.com/fullscreen- ... e-j5pdthha
http://cielobuio.org/lo-scempio-dellamiata/
E la chiamano pure "arte":
https://www.croceamiata.com/fullscreen- ... e-j5pdthha
Guardare all'Infinito, agire nel Finito
Alzare la testa, allargare il pensiero
serastrof@yahoo.it per un'astrofilia popolare e di massa
Alzare la testa, allargare il pensiero
serastrof@yahoo.it per un'astrofilia popolare e di massa
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- Utente Principiante
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- Iscritto il: 16/08/2017, 9:14
Re: Solo una LUCCIOLA presa per LANTERNA per fortuna... PERO'...
Classico comunicato da Cielobuio.
Impeccabile nella forma e nel messaggio ideologico, del tutto ininfluente sulla realtà.
Come una "ferma nota di protesta della Farnesina" se la Francia invadesse Caprera o La Maddalena annettendola alla Corsica.
"io quel che dovevo dire l'ho detto e come sempre con la coscienza sto dalla parte giusta".
Ti confermo che astrofili della zona, compresi storici organizzatori dell'annuale starparty (preoccupatissimi all'annuncio dell'operazione) hanno testimoniato della insignificanza totale del disturbo luminoso rispetto ad esempio all'illuminazione stradale, intensissima, di Castell'Azzara.
Che poi se non ci fosse stato affatto sarebbe stato di molto meglio assai, bé, inutile persino discorrerne.
Peraltro la L.R. della Toscana sull'IL ha dimenticato di regolamentare in qualsivoglia modo l'illuminazione monumentale e le insegne pubblicitarie, ed il suo regolamento di attuazione ha omesso di introdurre sanzioni in caso di violazioni - di quel poco che è regolamentato. E' poco più di una dichiarazione di intenti, non è una legge sull'IL, ma un blando auspicio.
Gli astrofili, tanto attenti e presenti al tempo della redazione delle norme, han latitato completamente quando si è trattato di seguire la definizione del regolamento di Attuazione, che ha reso la legge un'anatra non solo zoppa, ma anche con le remiganti tagliate.
Impeccabile nella forma e nel messaggio ideologico, del tutto ininfluente sulla realtà.
Come una "ferma nota di protesta della Farnesina" se la Francia invadesse Caprera o La Maddalena annettendola alla Corsica.
"io quel che dovevo dire l'ho detto e come sempre con la coscienza sto dalla parte giusta".
Ti confermo che astrofili della zona, compresi storici organizzatori dell'annuale starparty (preoccupatissimi all'annuncio dell'operazione) hanno testimoniato della insignificanza totale del disturbo luminoso rispetto ad esempio all'illuminazione stradale, intensissima, di Castell'Azzara.
Che poi se non ci fosse stato affatto sarebbe stato di molto meglio assai, bé, inutile persino discorrerne.
Peraltro la L.R. della Toscana sull'IL ha dimenticato di regolamentare in qualsivoglia modo l'illuminazione monumentale e le insegne pubblicitarie, ed il suo regolamento di attuazione ha omesso di introdurre sanzioni in caso di violazioni - di quel poco che è regolamentato. E' poco più di una dichiarazione di intenti, non è una legge sull'IL, ma un blando auspicio.
Gli astrofili, tanto attenti e presenti al tempo della redazione delle norme, han latitato completamente quando si è trattato di seguire la definizione del regolamento di Attuazione, che ha reso la legge un'anatra non solo zoppa, ma anche con le remiganti tagliate.